Crisi economica: l’oro si conferma come il bene rifugio per eccellenza

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L’oro, metallo prezioso, nobile, ricercato e desiderato dalla maggior parte delle persone di ogni angolo del pianeta, non perde fascino nonostante sia presente da millenni nel nostro pianeta. In alcune fasi, oltretutto, l’oro è ancor più ricercato ed ambito, in quanto si dimostra, ciclicamente, come il bene rifugio per eccellenza, quello al quale farvi ricorso nei momenti di grande incertezza e instabilità.

In una situazione complicata come quella attuale, dominata dalla crisi economica causata dalla comparsa del coronavirus, questo metallo si sta confermando come l’elemento ideale per reggere all’inevitabile crollo al quale sono andati incontro i mercati finanziari, che in questa fase, complice anche una spiccata volatilità, non offrono grandi certezze ai risparmiatori.

Aumenta la corsa all’acquisto dei lingotti d’oro, in grado di rendere tangibile il bene

Essendosi dimostrato, nel tempo, un elemento di sicura affidabilità, l’oro, a tutt’oggi, sta riscontrando il crescente interesse da parte dei risparmiatori, i quali, a ragion veduta, si sentono maggiormente tutelati da questo bene prezioso. Negli ultimi tempi, svariati cittadini stanno acquistando i lingotti d’oro, che costituiscono un forte elemento di resilienza in una fase così critica come quella odierna.

D’altro canto, anche in uno scenario estremamente improbabile, col sistema bancario e finanziario al collasso e la carta moneta svuotata del proprio valore, i lingotti d’oro potrebbero fungere come strumento di liquidità ad alta flessibilità. L’oro, quindi, può essere utilizzato come ottimo coadiuvante all’interno di un portafoglio investimenti ben strutturato e diversificato, un asset a basso rischio che può dare stabilità al patrimonio personale o familiare nel suo complesso.

Alcuni analisti sono rimasti stupiti da come, negli ultimi mesi, moltissimi soggetti tendano a preferire i lingotti d’oro rispetto all’acquisto di strumenti finanziari dedicati al metallo prezioso. Le risposte, però, sono facilmente rintracciabili in alcune motivazioni che, da sempre, lo rendono particolarmente attraente: disporre di un bene tangibile, qual è il lingotto, determina il pieno controllo del bene.

La domanda di oro, d’altro canto, resta sempre particolarmente elevata, mossa dalle richieste di banche centrali (che lo utilizzano come “riserva aurea”), settore tecnologico (l’oro è il miglior conduttore al momento esistente) e settore orafo. Quest’ultimo è quello al quale si rivolgono, nella maggior parte dei casi, le persone comuni, pronte a regalare, o perché no regalarsi, un oggetto marchiato d’oro per sigillare, indelebilmente, un momento particolare della vita altrui o della stessa.

L’oro, nel tempo, è diventato anche un bene che può tramutarsi in preziosa liquidità

Nel corso degli anni, però, le migliori oreficerie hanno ampliato il proprio business, al fine di venire incontro compiutamente alle esigenze dei propri clienti. È il caso, ad esempio, dei compro oro roma, che svolgono una funzione particolarmente importante per fornire liquidità a coloro che, per qualsivoglia ragione, devono monetizzare vendendo alcuni loro beni preziosi.

Nel terzo decennio del nuovo millennio, quindi, entrare in una oreficeria può rappresentare un valido appoggio per disporre quella liquidità necessaria per far fronte agli imprevisti della vita quotidiana, a dei costi decisamente più sostenibili rispetto all’apertura di un fido bancario o di un piccolo prestito personale, accorciando anche i tempi di erogazione della piccola liquidità richiesta.

Il futuro dell’oro, quindi, resta roseo, complice, come detto, la forte tenuta della domanda. I timori della fine dello scorso decennio, che avevano portato alcuni esperti ad azzardare la fine dell’epopea dell’oro, previsione poi risultata totalmente inesatta, sembrano ormai essere stati accantonati.

Il prezzo dell’oro, infatti, tende a crescere gradualmente e, nelle fasi di ribasso, non fa registrare alcun tracollo, ad ulteriore conferma di come la definizione di “bene rifugio” gli calzi a pennello. Una stabilità inimmaginabile, al momento, nei mercati finanziari o nel mondo del mattone, un asset, quest’ultimo, che nell’ultimo decennio ha risentito, più di altri, delle grandi crisi economiche e finanziarie.